Elena Cacciabue, creatrice di personaggi come PetitEmma e Tavino è conosciuta al suo pubblico per aver prodotto libri che sono un punto di riferimento per chi cerca il Bello, i valori semplici e autentici, l’armonia nella vita e negli affetti.

Impegnata da sempre a difendere le donne da qualsiasi tipo di violenza, l’autrice ha scritto il suo ultimo libro Tavino l’aspirante medico, dedicandolo a loro. Come  un inno alla gioia di vivere.

Un capolavoro di Humour Noir, in cui Elena con l’ironia che la contraddistingue, affronta un tema di profonda attualità.

È un’artista che riesce a spaziare dall’illustrazione alla pittura e alla fotografia ed è una scrittrice e sceneggiatrice che volteggia tra la scrittura per l’infanzia a libri di spessore sociale.

Mentre Tavino l’aspirante medico induce alla riflessione e denuncia l’orribile problema della violenza, Petit e il suo regalo di Natale conquista per le illustrazioni tradizionali e l’invito alla ricerca della serenità e gioia nelle piccole magie quotidiane, attraverso gli affetti della nostra vita.

Con il suo approccio creativo e innovativo, Elena ha creato nel 1999, il Centro Artistico. Ormai punto di riferimento a Genova. La sua scuola è dedicata sia agli adulti che ai bambini.

Elena  è specializzata in Comunicazione Visiva,  Tecnica del Colore, Anatomia e Studio del Movimento e ha ideato e realizzato progetti artistici, teatrali, musicali e di pittura per bambini anche delle scuole d’infanzia, esperienza dalla quale nasce la mostra Viaggio immaginario, ottobre 2000.

Ha creato numerose e importanti campagne pubblicitarie, con edizioni su vari quotidiani: Telepass per le Autostrade S.p.A e Foto Le Navi per Rambaldi, l’ideatore commissionato da Spielberg nella creazione di E.T.

Ha collaborato nel progetto e nella redazione della rivista Tzaziki (2004-2006).

Ha organizzato eventi culturali presso la Biblioteca Internazionale E. De Amicis, Palazzo Ducale, Fnac e Teatro Ritz. Ha ideato nel 2007 il concorso di Arti Visive I mille live con il contributo del Museo del Risorgimento e di Berio Café.

Nel 2004 la casa editrice Erga pubblica il suo primo libro, Segni e Sogni del fumetto genovese. Nel 2013 scrive il suo secondo libro Petit e il suo regalo di Natale, con un gattino come protagonista che conquista tutti e fa il giro delle librerie d’Italia. Nel 2016 fonda l’ associazione artistico culturale Centro Artistico Art’intorno e nel 2019 la amplia come casa editrice. In contemporanea esce la sua terza opera, Tavino l’aspirante medico. Un libro che Elena stessa definisce il suo fiore all’occhiello.

 

 

 Petit e il suo regalo di Natale

 
Copia con dedica personalizzata di
Elena Cacciabue

Una bella favola natalizia in cui l’autrice dà risalto ai valori autentici della vita. Attraverso le avventure straordinarie di un gattino, riusciamo a riscoprire la tradizione e il rispetto per i buoni sentimenti. La meta che la scrittrice persegue è che i bambini devono sempre credere che la perseveranza nel raggiungere i propri sani obiettivi possa portare alla certezza del loro realizzarsi. La seconda parte del libro sviluppa una una serie di ricette e consigli da parte dei vari personaggi per cimentarsi nella realizzazione di progetti fai da te, per divertirsi, abbellire, stupire e vivere insieme la meravigliosa magia del Natale.

 

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Tavino l’aspirante medico

Copia con dedica personalizzata di
Elena Cacciabue

In questo graphic novel l’autrice affronta, attraverso il rapporto di Emma e Tavino, il tipico modello dell’amore malato.

Un argomento difficile, reso magistralmente attraverso un racconto – diario, strutturato in venti episodi. Una storiaanaloga al vissuto di molte donne che hanno subito abusi psicologici e fisici, dal controllo intrusivo e ripetuto alla progressiva perdita dell’indipendenza, le fratture indelebili delle intimidazioni, le minacce, le aggressioni fisiche, il falso pentimento, lo scarico delle responsabilità, fino alla voglia di riscatto e della rinascita.

La sensibilità dell’autrice trova poi il suo habitat espressivo nell’uso naturale dell’ironia raffinata che punta al problema direttamente, affinché il messaggio resti incisivo e penetrabile da tutti.

La fruibilitàimmediata del fumetto ne rafforza maggiormente questo intento. 

Ed è il colore, infine, che a sua volta,nel suoscelto e attento cromatismo, diviene io narrante, accompagnando in crescendo le fasi dell’abuso, rendendo palpabili e materiche le emozioni e i sentimenti.

 

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